Rete Teatrale Aretina

Olimpiadi del ’36

domenica 8 aprile / ore 17.30 / Teatro di Anghiari

buffa

Federico Buffa racconta
Con Alessandro Nidi, pianoforte

Siamo a Berlino, nella Germania che è nazista da appena tre anni. È il 1 agosto ed è il ventiduesimo anniversario dell’inizio della Grande Guerra. Noi veniamo da ottant’anni di pace, loro da ventidue, che per l’Europa, all’epoca, era già un bel traguardo. Eppure le strade, non solo quelle di Berlino, sono già piene di uniformi e militari. Si ricomincerà a sparare, presto. Più o meno, lo sanno tutti. Eppure, in quelle poche settimane di gare, il tempo e la Storia sembrano fermarsi. Per quanto possa sembrare pazzesco, a posteriori, ai nostri occhi, quasi nessuno – solo l’Unione Sovietica e la Spagna sull’orlo della guerra civile – boicotta le Olimpiadi del Führer. Non l’Inghilterra, non gli Stati Uniti, non la Francia. I cui atleti, anzi, sfilano alla cerimonia di apertura facendo il saluto nazista a Hitler. Solo due anni dopo, sarà la Wermacht a sfilare col braccio teso sugli Champs-Élysées, dopo aver preso Parigi.